
La nuova compilation firmata da Kay Rush, che porta il titolo di “Unlimited VII” contiene ben 28 brani che si presentano con forza e sono in grado di allargare i nostri orizzonti musicali moderni. Kay Rush è una vera esperta di musica, Dj con anni di esperienza in radio, un buon numero di compilations… Non solo, è un’artista che si muove in più ambiti: non ultimo, quello della scrittura. Ecco l’intervista con Kay…
Quali sono le novità contenute nella compilation “Kay Rush presents “Unlimited VII”, rispetto alle che l’hanno preceduta?
Seguo sempre la linea deep house però ci sono anche delle ‘chicche’ di genere diverso come il brano dei Silky Sunday, ‘Friend’, remixed by Sandy Rivera o versione broken beats che ATFC ha fatto col brano ‘Bad Habit’ con Lisa Millet. Adoro l’omaggio che i Groove Junkies hanno fatto al Pres. Obama, ‘Black Man in the White House’.
Quali sono i segreti per creare una buona compilation musicale?
Non ho segreti. Metto semplicemente (ed egoisticamente) i brani che piacciono a me che sono quelli che colloco nel mio programma su RMC.
Com’è nato il tuo amore per la musica?
I miei mi dicono che sono sempre stata così. A 5 anni, non volevo le bambole, desideravo un giradischi. A 12, chiedevo il mangianastri, etc. Sono nata nelle case popolari circondata da tanta gente di varie culture, soprattutto di persone black quindi sono cresciuta ascoltando
Per lavoro, devi sempre ascoltare molta musica… Quali sono gli artisti che preferisci?
Se restiamo nel genere deep house, mi piacciono: Miguel Migs, Harley & Muscle, Dennis Ferrer, Demarkus Lewis, Mr V, Kerri Chandler, Quentin Harris….e tanti, tanti altri!
Un tempo, quella del Dj era una professione ricca di fascino. Pensi sia ancora così?
Certamente. Forse il ruolo del DJ è diventato ancora più importante negli ultimi anni.
Cosa consigliare a chi desidera intraprendere questa professione?
Di iniziare a praticarlo, al più presto. E’ un lavoro stupendo. Per farlo ad altissimi livelli, bisogna imparare a suonare qualche strumento.
Oggi, chi fa il Dj finisce per farlo soprattutto per passione o riesce anche a viverci discretamente?
Quelli bravi vivono alla grande! E’ uguale in tutti i campi, credo.
Tornando per un attimo alla nuova compilation… c’è voluto molto tempo per selezionare i pezzi da inserirvi?
No, perché sono i brani che cerco in continuazione per il mio programma, “RMC Unlimited”.
Come trovi cambiata la musica che passa per le radio e le discoteche, in questi ultimi anni?
Non vado in discoteca. Per quanto riguarda le radio, purtroppo continuano a mettere una specie di Top 40, uguale su tutte. Una volta, quando la musica era meno accessibile, aveva senso, ora bisogna fare dei programmi radiofonici più specifici oppure di contenuti.
Tra Dj’s c’è molta competizione o trovi tanta disponibilità e voglia di collaborare?
Il mondo dei DJ non è diverso d’altri mondi lavorativi. Ce n’è per tutti i gusti.
Se non avessi scelto questa professione, cosa ti sarebbe piaciuto fare?
Non ho mai dovuto fare una scelta. Faccio tutto ciò che mi piace, dalla DJ, a scrivere e presentare programmi giornalistici per radio e TV, a scrivere romanzi, a scrivere blog, a fare la sommelier o l’alpinista. Non metto limiti alla creatività. Ho appena scritto un complesso programma in inglese per Discovery Channel….speriamo vada in porto. Qualsiasi cosa mi venga voglia di fare, cercherò di farlo.
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